Lo sguardo segue un profilo: paesaggio e orizzonte. Una figura di donna piano piano si svela. Il profilo diventa viaggio: i movimenti a spirale ne sono l'impronta, le tracce.
D'oro è l'aria che si respira. Il tempo è sospeso. La luce illumina e nasconde, creando attesa. È la consonanza di parole poetiche e musica a farsi guida in un viaggio che è ricerca ed evoluzione.
A noi, "uomini del nuovo millennio", hanno ancora qualcosa da dire i poeti del Dolce Stil Novo?
Sì, senza esitazione. Basta ascoltare. Le parole di questi poeti sono vive, vere, vicine. Settecento anni di lontananza, e sembra ieri. Basta ascoltare. Non si può non godere dell'armonia della parola, della simmetria dei versi, dell'essenzialità di un pensiero distillato. Da gustare con lentezza.
Basta ascoltare. Non è solo la riscoperta della parola che ci ammalia: è il valore - eterno - che quella parola ci trasmette, e che comprova la sua stessa (r)esistenza. Il valore universale della Bellezza, valore da perseguire, da coltivare. La Bellezza incarnata nel profilo di una donna, nel suo lieve passare nel mondo. La Bellezza della poesia. Il loro reciproco eternarsi. (Maria Cristina Leardini)