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A 100 anni dalla distruzione di Foza (4 dicembre 1917), questo corposo volume ricostruisce con precisione storica e profondo rispetto le vie della migrazione della gente di Foza.
La copertina è il primo incontro con il libro. Qui c'è la chiesa di Foza, distrutta dai bombardamenti nel 1917. Ma il cielo grigio dietro le macerie sfuma nell'azzurro: ci porta verso oggi, verso il mondo. Ci dà speranza. Questa chiesa diventa emblema della volontà di rinascita della gente di Foza, nonostante le difficoltà, la povertà, la poca acqua, la guerra. È già in sé una storia.
L'indice rivela un libro dalla struttura solida, a doppio filo: da un lato un ordine cronologico e dall'altro un ordine geografico: le migrazioni in Italia, in Europa, in Argentina, in America, in Brasile, in Australia.
E tuttavia, le singole storie narrate sfuggono continuamente a questo ordine logico, “invadono” altri tempi e altri luoghi, si protendono continuamente fino a noi e ci riportano indietro. Si crea, soprattutto per i lettori che vengono da storie diverse, un filo unico, un intreccio inestricabile tra passato e presente, tra voci soliste e cori. Un filo unico e fittamente intrecciato, che ben rappresenta la vita.
E questo fitto intreccio è ulteriormente rafforzato dal fatto che anche i nomi e i cognomi e i soprannomi continuano a tornare: i figli portano i nomi dei padri e dei nonni, e con il nome portano con sé anche le loro storie. Sfumano i confini, con un effetto che, per un libro storico, è del tutto inconsueto: nonostante ogni pagina sia scritta con l'approccio rigoroso della ricerca storiografica e con un linguaggio asciutto e fedele ai fatti, l'effetto complessivo è quello del filò, delle storie raccontate intorno a un fuoco, mille volte, fino a farle diventare storie di tutti.
Oltre alla cura dello storico, oltre alla passione per la ricerca, portata avanti per una vita intera e tramandata ai figli – Gabriele e Rossella – quello che emerge nel libro di Luigi Menegatti è l'amore per Foza: un amore che si è tradotto in impegno sociale e politico, in amicizie a lungo coltivate, in parole scritte e in fatti. Siamo certi che gli abitanti di Foza e di tutto l'altopiano saranno orgogliosi e riconoscenti di questo amore.
Le storie non dette
« In data 9 ottobre 1910, a bordo della nave La Savoie, partita da Havre e diretta a New York, viaggiava la passeggera Amalia Chiomento, nata nel 1885, di anni 25, con le figlie Giovanna di anni 3 e Italia Maria di anni 1. Erano dirette alle miniere di Bessemer. (pag. 304) »
Non c'è altro, nel libro, su Amalia. Ma se solo ci soffermiamo un attimo, questa giovane donna ci appare vivida davanti agli occhi: da sola, con una bambina in braccio e una al fianco, con una valigia legata con lo spago, con il vestito buono addosso e il cuore in tumulto... Da sola, Amalia lascia il suo altopiano, e forse è la prima volta che se ne allontana... Da sola attraversa tutto l'oceano, per raggiungere il marito, partito prima di lei a cercare un lavoro in miniera.
Luigi Menegatti, storico dell'Altopiano di Asiago, è autore e co-autore di numerosi volumi sulla storia di Foza, di cui è stato sindaco dal 1975 al 1980. Riveste cariche amministrative di rilievo in importanti società e fondazioni.
Gabriele Menegatti ha ereditato dal padre la passione per la ricerca storica e l'amore per l'altopiano: la sua tesi di laurea ("Da Foza al Mondo") sviluppa il tema dell'emigrazione dal 1876. Lavora nel settore finanziario e assicurativo.
Titolo:
Da Foza al mondo. Von Vusche so dar Belte
Sottotitolo: Guerre ed emigrazioni
Autori: Luigi e Gabriele Menegatti
Editing bozze: Rossella Menegatti
Editing editoriale e impaginazione:
Maria Cristina Leardini e Luigi Alberton
Formato: cm 16,5 x 24, pag. 416, con foto d'epoca
Edizione: 2017 – Immaginario Sonoro
Stampato da: Marcaprint (TV)
ISBN: 978-88-908308-7-7